UN VECCHIO TRISTE PASSEGGIAVA TUTTI I GIORNI SU QUEL LITORALE, E LO VEDEVA GIORNO DOPO GIORNO SCRIVERE LA STESSA FRASE, E GUARDARE FELICE IL MARE PORTARGLIELA VIA. FRA SÉ E SÉ PENSAVA: “QUESTI BAMBINI, SONO COSÌ STUPIDI ED EFFIMERI.”
UN GIORNO SI DECISE AD AVVICINARE IL BAMBINO, NON AVRÀ AVUTO PIÙ DI DIECI ANNI, E GLI... CHIESE: “MA CHE SENSO HA CHE TU SCRIVA “MAMMA TI AMO” SULLA SABBIA CHE POI IL MARE TE LA PORTA VIA. DIGLIELO TU CHE LE VUOI BENE.” IL BAMBINO SI ALZÒ, E GUARDANDO L’ENNESIMA SCRITTA CANCELLATA DALL’ACQUA SALATA DISSE AL VECCHIO: “IO NON CE L’HO LA MAMMA! ME L’HA PORTATA VIA DIO, COME FA IL MARE CON LE MIE SCRITTE. EPPURE TORNO QUI OGNI GIORNI A RICORDARE ALLA MAMMA E A DIO CHE NON SI PUÒ CANCELLARE L’AMORE DI UN FIGLIO PER LA PROPRIA MADRE.” IL VECCHIO SI INGINOCCHIÒ, E CON LE LACRIME AGLI OCCHI SCRISSE: “NORA. TI AMO!”; ERA IL NOME DELLA MOGLIE APPENA MORTA. POI PRESE IL BIMBO PER MANO E ASSIEME GUARDARONO LA SCRITTA SPARIRE.
[SCRITTO NEL 2009 DA ALESSANDRO BON]
[SCRITTO NEL 2009 DA ALESSANDRO BON]
0 commenti:
Posta un commento