REPORT
Angler
Luigi Marrazzo
Luogo
Regione: Calabria
Città:
Spot:
Giorno e ora
24-03-2015
Orario: dalle ore...alle ore...
Strike: alle ore
Condi mare/meteo
Attrezzatura
Canna:
Mulinello:
Filo in bobina:
Shock Leader:
Trave:
Finale:
Piombo:
Amo:
Esca: Americano
Filo in bobina:
Shock Leader:
Trave:
Finale:
Piombo:
Amo:
Esca: Americano
Peso
1,700 kg
Salve a tutti, sono qui a scrivere il mio primo report su questo blog.
Il tutto parte come al solito lunedi, nemmeno il tempo di chiudere le canne che già si prevede e si cerca di capire quale spot scegliere, come affrontarlo ecc ecc.. il prossimo fine settimana.
Avendo un trofeo sulla zona jonica calabrese la settimana successiva, l'idea iniziale è quella di andare a provare il campo gara o zone limitrofe e di prendere qualche mormora armato di arenicole e vermetti vari, il tutto coadiuvato dalle mie canne e dai miei terminali, pronti a ferrare qualche pinnuto striato ma pronti anche ad innescarlo, per la ricerca della spigola o dell'eventuale pesce serra di turno.
Tutto comincia però a cambiare quando sui vari siti meteo, comincio a vedere vento da N-NE su quelle zone dove dovrei andare a pesca, perciò, come sono solito fare da qualche tempo a questa parte chiamo il mio "investigatore" e compagno di pesca "PIERFRANCESCO " e cominciamo con il discutere varie ipotesi.
Dove andare? Cosa fare? Come impostare l'assetto pescante? Com'è esposta la spiaggia? Ecc...
Queste sono le domande alle quali telefonicamente cerchiamo di dare soluzione al problema creatosi.
La scelta iniziale sarebbe quella di andare a fare la "montata" li, alla ricerca non solo delle mormore, ma dello spigolone, dato che in quelle zone con quel tipo di vento e condizioni la regina è solita banchettare tra la schiuma dei fondali bassi, ma i dubbi mi assalgono e rimandiamo tutto alla sera prima della partenza per controllare meglio previsioni e strategie da affrontare.
In settimana, sul versante opposto, il tirrenico su un litorale, si era verificata la presenza di molte mormore, saraghi e qualche orata tra cui qualcuna di dimensioni interessanti, perciò un pò la tentazione cresce per chiudere tutto e andare sul tirreno.
Chiamo Pier e discutiamo di tutti i fattori rilevanti, esposizione della spiaggia, esche da portare, come impostarla, ed arriviamo ad una conclusione concordata anche dalle condizioni meteo, (praticamente sul luogo dove avevo una mezza idea di andare a fare la mia pescata si era creato una sorta di "cerchietto magico" riparato dal vento esageratamente forte che incombeva su maggior parte della regione).
Il giorno dopo con un amico si parte direzione tirrenica armati di americano, bibi, coreano, arenicola e un cefalo morto a testa.
Appena arrivati il vento soffia moderatamente forte, il mare è sul metro e qualcosina, si creano dei frangenti su una distesa di posidonia e rocce sui 50 metri ed altri sui 120/130 metri.
Imposto la pescata con 4 canne :
- 1 a mormore con un biamo ed arenicola
- 2 ad orate con minitrave e bracciolo lungo sui 2 metri, una innescata solo con americano intero, l'altra inneschi misti (bibi/arenicola - arenicola/koreano - americano/bibi)
- 1 ad orate ma un pò piu pesante, con 2 pezzi e rotante e long rovesciato da 140cm clippato con gli IMP. e bibbone XXL !
inizialmente l'attività c'è, ma di piccoli pesci, mangiatine varie, ma insignificanti.
Puntuale con l'acme di bassa marea però, qualche minuto prima, vedo la canna con l'americano intero piegarsi leggermente. Decido di aspettare un paio di minuti e poi vado a recuperare dopo un ferrata accompagnata e sento che dall'altra parte c'è qualcosa, e non è qualcosa di piccolo. Le testate si fanno sentire, l'emozione sale, la bobina del mulinello comincia a riempirsi ed eccola li, la vedo, una grossa orata era venuta a farmi visita. Con calma e sangue freddo, mi avvicino verso la riva e la spiaggio. Non potevo credere ai miei occhi, una bellissima orata, la più grande che abbia mai preso era li, ad un passo da me, l'ho guardata, presa dalle branchie e alzata al cielo come un trofeo.
Dopo minuti di festeggiamenti vari chiamo Pier e l'avviso che il pezzotto era uscito finalmente e parte un'esultanza di coppia al telefono, soddisfatti dello studio fatto sulla spiaggia e del tempo dedicato a capire cosa e come fare in quella determinata situazione ed in quel determinato spot.
La pescata va avanti, data l'inusuale assenza di mormore e pesciottame vario e minuto mi insospettisco, decido perciò di calare qualcosa per un eventuale predatore. Un mini trancio super flotterato a 40 metri da riva appoggiato affianco il frangente! Nemmeno il tempo di poggiare la canna sul picchetto che sento tirare dall'altra parte, FERRO, RECUPERO e TACC!! Sento che il pesce si molla, controllo il terminale ed era tagliato. Sul momento ho pensato ci sono i serra!!! Approcciamoci a loro adesso.
Aggiungo una ventina di cm scarsi di cavetto, preparo un trancio piu voluminoso del precedente e rilancio a 40 metri, dopo 5 minuti riparte la canna, vado sotto, ferro ma non sento nulla, "NOOOOOO C@°#!$%..." furono le parole che mi uscirono di bocca in quel momento pensando che non era rimasto allamato. Invece il predatore aveva ingoiato tutto arrivando al nilon e tagliandolo, perciò, a mali estremi... estremi rimedi, 40 cm di cavetto e amo del 3/0, stavolta i minuti di attesa aumentano ma il risultato non cambia, sfrizionata del penn 525 e catana piegata a dovere, vado li, ferro e l'ho in canna, ma purtroppo tra saltelli vari e partenze a qualche metro da riva il pesce si slama e mi saluta calorosamente. Era un serrone stimato almeno 3,5/4 kg. Poco dopo il mio amico riesce a prendere un miro (anguillino) e perciò decido subito di innescarlo sulla sua canna, metodo del derivato, piombo a perdere (data la presenza di rocce) e lancio appoggiato a 40/50 metri. Passano 10 minuti e SBAAAM !!! L'amico va al recupero, mi chiama, qualcosa si è allamato, dopo qualche minuto di batti e ribatti, salta e parti e cosi via, il pesce spiaggiato, in 40 cm di acqua si slama e ci saluta anche lui. Dopo momenti di bestemmie, la situazione rientra, la nottata trascorre veloce, tra un bicchiere di caffè e varie sigarette. Dopo solo il nulla, il mare si quieta e resta solo l'emozione della prima orata di taglia, e del rimpianto dei serra persi !!!
Spero di non aver annoiato nessuno, alla prossima.
0 commenti:
Posta un commento